Il Quartier Generale della Marina russa del Mar Nero a Sebastopoli, è stato colpito all’alba da un drone lanciato dagli ucraini.
Ad affermarlo sul proprio canale Telegram, il governatore della città, Mijail Razvozhaev, il quale avrebbe dettagliato riguardo un minimo di 5 feriti, dipendenti della struttura. L’attacco si sarebbe sviluppato in concomitanza alle celebrazioni della Giornata della Marina russa: le autorità della Crimea avrebbero già comunicato l’annullamento ufficiale di tutti gli eventi, per ragioni di sicurezza.
“Mantenete la calma e restate a casa il più possibile”, questo il suggerimento di Razvozhaev agli abitanti di Sebastopoli, occupata nel 2014.
L’ordigno esplosivo
Ciò che ha colpito questa mattina il quartier generale della flotta del Mar Nero a Sebastopoli, sarebbe “un ordigno esplosivo a bassa potenza, montato su un drone fatto in casa”. Questa la comunicazione del Tass, giunta dal servizio stampa della flotta, che dettaglia come il ferimento dei soggetti sarebbe stato provocato dai vetri delle finestre di una delle strutture adiacenti.
Mosca avrebbe già inviato ‘ufficialmente’ esperti delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa, a visitare la prigione di Olenivka dove, nell’ambito della strage, sarebbero morti almeno 50 prigionieri di guerra ucraini. A sottolinearlo, la stessa agenzia Tass, la quale riporta le dichiarazioni del ministero della Difesa russo. Il testo dichiara “l’interesse della Federazione russa a condurre un’indagine obiettiva su quanto avvenuto”.